Negli
ultimi incontri del Gruppo Computer abbiamo ripreso a parlare del foglio di calcolo.
Siamo ripartiti dalla
Tabella, le
Colonne, le
Righe e le
Celle, dicendo che questi sono gli elementi fondamentali della struttura del foglio.
In particolare la cella è il contenitore per
numeri, formule e testo. Inoltre le Colonne e le Righe permettono di identificare le coordinate delle singole celle del foglio in modo univoco all'interno della Tabella, nello stesso modo in cui si danno le coordinate di una battaglia navale.
In una tabella di foglio elettronico possono esserci molte centinaia di migliaia di singole celle e le coordinate ne permettono la corretta identificazione all'incrocio di righe e colonne.
|
La prima cella della tabella si trova in alto a sinistra e ha coordinate "A1" |
Le celle sono il vero e proprio perno del foglio di calcolo. In esse si inseriscono numeri e formule per calcoli dai più semplici ai più complessi. Inoltre esse possono contenere testo con cui rendere maggiormente chiaro il contenuto della tabella.
Secondo alcuni precisi criteri anche il testo può essere elaborato con formule speciali per ottenere fogli elettronici molto sofisticati.
Nelle tabelle possono essere creati dei grafici basati sui numeri e sui risultati delle formule inserite nelle celle. Questi grafici possono essere anche molto belli e soprattutto esplicativi del contenuto numerico delle celle che vi trovano rappresentazione.
|
Un grafico migliora la comprensibilità dei dati inseriti in tabella |
Tra le funzionalità abbiamo preso in esame la creazione
di sequenze composte da date, nomi di mesi o nomi di giorni che vengono
generate automaticamente da Excel o da LibreOffice Calc.
Ecco un esempio (fatto in Excel):
|
Un esempio dell'uso delle serie automatiche di Excel per preparare un calendario. |
Altro argomento affrontato è stato l’immissione di
semplici formule aritmetiche contenenti valori assoluti (numeri digitati
direttamente nella formula), oppure di valori variabili contenuti all’interno
di specifiche celle della tabella.
Ecco un paio di esempi:
|
Ecco una differenza ottenuta inserendo la formula con i valori assoluti. |
Si noti la formula che esegue la sottrazione vicino al simbolo fx (nella
riga della formula), ed il risultato nella cella A2.
|
La stessa differenza ottenuta inserendo i valori nelle celle e usando le coordinate nella formula. |
Si noti che la formula (sulla destra del simbolo fx )
esegue la sottrazione del contenuto della cella B2 con quello della B3.
Facile non vi pare?
Ecco un diverso esempio in cui si vede come usare una funzione molto utile e semplice la
Somma automatica:
Questa funzione permette di ottenere veloci somme di numerosi valori immessi in una colonna (oppure in una riga) di celle: come potrebbe essere in uno scontrino di supermercato oppure in una lista della spesa.
Ecco un esempio:
|
Una somma in colonna con la funzione Somma automatica. |
Si noti la formula (sulla destra del simbolo fx ) che si trova nella cella alle coordinate A8; si vede l'uso della funzione SOMMA(coordinate_iniziali : coordinate_finali).
Non è difficile constatare come la formula riportata nella cella A8 [ =SOMMA(A2:A7) ] esegue la somma in colonna di tutti i valori delle celle A2, A3, A4, A5, A6, A7.
La caratteristica da notare è che le coordinate inserite tra le parentesi tonde della funzione SOMMA(A2:A7), separate dal segno due punti, indicando solo la prima e l'ultima delle celle interessate. Le coordinate tra parentesi vanno lette in questo modo: "da A2 fino ad A7".
Questo significa che tutte le celle tra la prima coordinata e la seconda verranno sommate.
A questo punto vi faccio una semplice domanda: Cosa succede se si modifica uno dei valori inseriti nelle celle dalla A2 alla A7?
Potete rispondere usando il modulo in fondo a questo post.
M.