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M.

domenica 26 maggio 2019

IMPARIAMO A PROGRAMMARE IN PYTHON (2)

... Continuiamo a parlare della programmazione Python e riprendiamo da dove ci eravamo interrotti Se non lo avete ancora letto, ecco il link al post precedente Impariamo a Programmare in Python.
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Una cosa interessante che non abbiamo ancora approfondito rispetto ai nomi delle variabili, è appunto che il loro contenuto può essere variato mentre il programma si svolge: cioè il nome può essere associato ad un diverso contenuto.
Se scrivessimo il comando dieci=11 cosa dobbiamo aspettarci? Esattamente quello che pensate, ovvero che ogni volta che useremo la variabile ‘dieci’ il valore sarà 11, e quindi otterremo degli errori di calcolo negli esempi precedenti.
Figura 12

Così print(dieci+2) stamperà una riga con il valore 13, mentre print(dieci+dieci) stamperà una riga con il numero 22.
Abbiamo visto che per definire il valore di un nome o, se preferite, potremmo dire assegnare il valore ad una variabile, si usa il comando: nome=valore. Un modo alternativo e molto interessante è quello di usare il comando input().

Input è un nome riservato di Python (un comando) con cui è possibile immettere con la tastiera valori in un programma. Ecco due esempi:
 nome=input()
eta=input(“Quanti anni hai? “)
Figura 13

Il primo “nome= input()” fa apparire sullo schermo una riga vuota con il cursore lampeggiante e rimane in attesa che venga digitato del testo seguito da Invio.  (Figura 13) 

Il testo digitato viene immesso nella variabile che precede il comando =input(), nel nostro caso nome.

Il secondo eta=input(“quanti anni hai?”) stampa una riga con il testo della domanda “quanti anni hai?” e si mette in attesa che venga digitato qualche cosa sulla tastiera.

In alternativa è possibile usare print(“”) per stampare una riga con la domanda e poi input() per attendere che venga immessa una stringa.(Figura 15).
Figura 14


mercoledì 22 maggio 2019

IMPARIAMO A PROGRAMMARE IN PYTHON



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Breve "Incursione" nel mondo della programmazione Python.
In modo del tutto improvvisato e fuori dagli argomenti consueti di questi appunti ecco qualche cenno basilare sulla programmazione in Python.
...
Python è un linguaggio di programmazione semplice, ma potente.
Prima di tutto è un linguaggio interpretato e non compilato. Questo permette una maggiore immediatezza, infatti un programma scritto in un linguaggio interpretato viene eseguito senza la fase della compilazione. Quindi si ha un immediato riscontro del codice e delle modifiche eseguite.
Inoltre è un linguaggio che esiste per tutte le piattaforme hardware e software. Questo consente di scrivere programmi che potranno essere eseguiti senza modifiche su qualsiasi computer (anche su uno smartphone).

In fine dispone di moduli aggiuntivi per eseguire funzioni specifiche di ogni genere e, quindi, permette ad esempio di pilotare le GPIO di RaspberryPI (con cui interfacciarsi con il mondo e le sue le grandezze naturali, luce, suoni, gravità, etc.), oppure di interagire con le API di Google Maps per darvi le coordinate geografiche di un indirizzo, interrogare pagine internet per estrarre dati e così via. In sostanza è utilizzabile immediatamente per applicazioni di IoT, di domotica, automotica, per applicazioni WEB ed altro.

PRONTI, PARTIAMO
Detto questo, e dato per scontato che si sia già scaricato ed installato il pacchetto software di Python, iniziamo con qualche cosa di elementare per prenderci la mano: Input e print, stringhe e variabili
Se non abbiamo ancora installato Python e comunque anche per altre notizie possiamo usare questo sito internet https://www.wikihow.it/Iniziare-a-Programmare-in-Python, ma ne trovate anche molti altri come https://www.html.it/guide/guida-python/ e tra questi il sito ufficiale https://www.python.org/ in lingua inglese, oppure http://www.python.it in italiano..

Fig.1


Iniziamo con “print”. Print è una “parola riservata” del linguaggio, ovvero può essere usata solo per eseguire un comando specifico e per nessun altro scopo (lo stesso vale per tutti i comandi del linguaggio ed anche per la parola input).
Print è quindi un comando che svolge un compito semplice ma essenziale: stampa (print significa 
appunto stampa) sullo schermo ciò che viene scritto subito dopo la parola print sulla riga del comando.
Per esempio, vogliamo scrivere sullo schermo del computer una riga di testo con un saluto, ecco che in Python scriveremo:
print(“Ciao a tutti”)

 Figura 2: un brevissimo programma Python per salutare dallo schermo del PC.

In questa immagine si vede in rosso un commento, la riga inizia con #; poi sulla riga successiva il comando print, colorato di fucsia e, tra parentesi tonde, in colore verde, il testo che vogliamo stampare : un testo inizia e finisce con il simbolo “ (virgolette). Quindi “Ciao a tutti” è un testo mentre Ciao a tutti no e se ci proviamo otteniamo un errore come nella figura che segue:

Figura 3:

Se volessimo stampare un numero potremmo scrivere:
print(10)
Per ottenere una riga stampata con il numero 10...